Terni: la terra degli innamorati
La provincia di Terni si estende su circa 2.127 chilometri quadrati e conta quasi 220 mila abitanti, la metà dei quali residenti nel capoluogo e presenta un territorio in cui si alternano ampi tratti di fondovalle pianeggianti e coltivati a cime montuose boschive di modesta altezza, con eccezione della Valnerina, che culmina nei 1672 metri di altezza del Monte Aspra. Il Santo Patrono di Terni è San Valentino, originario di Interamna Nahars, l’antico nome di Terni, dove nacque in una famiglia patrizia convertita al cristianesimo, noto in particolare per essere stato consacrato vescovo di Terni a soli 21 anni, la cui lunga vita finì durante le persecuzioni contro i cristiani sotto il regno di Aureliano, quando San Valentino fu decapitato il 14 febbraio del 273. Pochi sanno che la famosa festa di San Valentino venne istituita nel 496 da papa Gelasio I, per sostituire la precedente festa pagana dei Lupercalia (famosa per i riti di purificazione e dedicata alla fertilità), dando inizio alla tradizione di una giornata interamente dedicata agli innamorati. San Valentino e la festa che rappresenta seguirono la diffusione del culto in Europa, soprattutto in Francia e in Inghilterra, soprattutto per effetto dei monaci benedettini, sia per la presenza di numerosi monasteri diffusi nel continente, sia perché erano affidatari della Basilica di San Valentino a Terni, fin dalla fine della seconda metà del VII secolo. La festa di San Valentino vive ogni anno a Terni nelle manifestazioni Valentiniane di inizio febbraio, all’interno delle quali si celebra la festa della Promessa, dove le coppie che intendono sposarsi entro l’anno confermano il proprio reciproco intento davanti alla Basilica di San Valentino la domenica precedente il 14 febbraio. Come sempre, il viaggio da noi proposto sarà solo un antipasto di tutto ciò che potrete ammirare, se deciderete di farvi coinvolgere dalla magia dell’amore che si respira in questa incantevole provincia.
TRE MONUMENTI PER 3 CITTÀ
Abbiamo scelto un monumento rappresentativo per ognuna delle tre città che contano più abitanti all’interno della provincia di Terni, come simbolo delle innumerevoli bellezze che questa provincia offre ai suoi visitatori.
TERNI
Uno dei monumenti simbolo del capoluogo ternano è senza dubbio la Basilica di San Valentino, che sorge a circa due chilometri dal centro, sul luogo di un antico cimitero cristiano, considerato una delle più importanti testimonianze di necropoli paleocristiane esistenti in Umbria. Nel luogo in cui San Valentino fu riportato dai suoi discepoli dopo la decapitazione avvenuta a Roma lungo la Via Flaminia e dove inizialmente venne costruito un sacello, si erge una basilica paleocristiana a cinque navate dedicata al Santo, la cui facciata fu oggetto di numerosi interventi e fu completata solo nel 1854. L’interno a navata unica è di un sobrio stile barocco, ornata di stucchi e coperta a volta, dove sorge l’altare maggiore, sotto il quale è visibile la teca in cristallo contenente la statua reliquiario di San Valentino, venerato anche in altre parti d’Italia, come testimoniano il teschio conservato nella Chiesa di Santa Maria in Cosmedin a Roma, le reliquie conservate nel Convento dei Frati Cappuccini di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, l’urna in cui c’è scritto Corpus Sancti Valentini, posizionata all’ingresso della Chiesa di San Samuele a Venezia.
ORVIETO
Se non temete i luoghi stretti e le escursioni nel sottosuolo, vi raccomandiamo una visita al Pozzo di San Patrizio, che rappresenta una vera e propria opera ingegneristica, costruita per assicurare alla città acqua in qualsiasi mese dell’anno. Ideata e costruita nel 1527 da Giuliano da Sangallo il Giovane, per volere del Papa Clemente VII, è interamente scavata nel tufo e si inoltra più di 50 metri verso il cuore della terra, attraverso una doppia scala elicoidale che permette di scendere e risalire, ma che impegna i visitatori in un percorso di circa 250 scalini. Interessante è la scritta sull’ingresso del pozzo “quod natura munimento inviderat industria adiecit” (ciò che non aveva dato la natura, procurò l’industria) che celebra l’ingegno umano come abile mezzo in grado di sopperire alle carenze della natura.
NARNI
Se avete apprezzato l’avventura sotterranea di Orvieto, dove oltre al pozzo è possibile visitare una vera e propria città, non potete perdervi la Visita a Narni Sotterranea, un viaggio nel tempo all’interno degli ipogei narnesi, con ingresso dai giardini di San Bernardo: un’esperienza unica che parte dalla Chiesa di Santa Maria della Rupe e giunge fino alla Stanza dei Tormenti della Santa Inquisizione e la cella graffita in cui fu rinchiuso Andrea Lombardini. Si tratta di un’avventura guidata, la cui durata varia dai 75 ai 90 minuti, attraverso un percorso scoperto nel 1979 da sei giovani speleologi del Gruppo UTEC di Narni, come racconta un video immersivo nella prima sala.
NON SOLO MARMORE
La La provincia di Terni offre diverse attrattive paesaggistiche, ma la presenza della Cascata delle Marmore prende il ruolo di assoluta protagonista in termini di popolarità, essendo la più alta cascata artificiale d’Europa e tra le più alte del mondo, con un dislivello complessivo di 165 metri suddiviso in tre salti. La cascata, che deve il suo nome alla presenza di sali di carbonato di calcio presenti sulle rocce e simili a marmo bianco, ha origine lontane: è noto, infatti, che già nel 271 a.C. i romani iniziarono gli scavi del canale in cui far confluire tutte le acque della palude che copriva l’attuale piana reatina, portandole verso il ciglio della rupe di Marmore, dove sarebbero poi precipitate con una spettacolare caduta. Le successive modifiche e canalizzazioni, che ne hanno determinato l’attuale aspetto, consentono oggi di ammirare uno spettacolo unico, utilizzando 6 sentieri immersi in una vegetazione rigogliosa tra boschi, prati umidi e ricche comunità di muschi. La cascata appartiene al Parco fluviale del Nera, che assieme al Velino alimenta l’apporto di acqua oggi a flusso controllato, con una portata minima ridotta (0,3 metri cubi/secondo) nei momenti della giornata in cui viene favorita la produzione di energia elettrica e altri in cui l’acqua viene rilasciata per rendere più spettacolare la vista (15 metri cubi/ secondo). A una trentina di chilometri di distanza si trova la Sorgente della Morica di Stifone, dove un anello di circa 2 chilometri, quasi interamente in piano, consente una piacevole passeggiata tonificante. Famosa per le sue acque sorgive, è un insieme di resti di vecchi mulini, acque trasparenti di un blu cobalto straordinario, case antiche più o meno restaurate e qualche orto, un luogo di frescura e pace interiore, dove elemento naturale e manufatto umano si sposano alla perfezione. A una ventina di minuti in auto a nord di Terni, vicine alla cittadina di Sangemini, nota per la presenza di sorgenti di acque minerali, si trovano le rovine della città romana di Carsulae, nata lungo la via Flaminia come centro di aggregazione delle popolazioni preromane residenti
sulle colline e nelle campagne vicine, un paio di secoli avanti Cristo. Gli scavi recenti hanno permesso di recuperare alcuni dei maggiori edifici pubblici del centro urbano, in particolare il foro e la zona degli edifici di spettacolo, tutti lungo la Flaminia, il cui tratto urbano è basolato e delimitato da marciapiedi e canalette. Una visita di sicuro interesse, con alcuni bassi edifici, un anfiteatro e, nella parte più a sud, resti di un impianto termale, il cui scavo, solo parziale, ha restituito anche mosaici pavimentali. Per chi vuole cimentarsi in un cammino più impegnativo, consigliamo il fantastico anello del Parco dei Sette Frati sul Monte Peglia, a circa 70 chilometri da Terni in direzione Perugia, dove si può affrontare un cammino di 10 chilometri tra i 560 e gli 820 metri di altitudine, in un percorso che alterna aree boschive attrezzate per picnic e barbecue a verdeggianti radure con spettacolari panorami. È un percorso rigenerante che va intrapreso con scarpe da trekking e offre sentieri alla portata di tutti, giusto è necessario un po’ di allenamento per le salite dell’ultima parte.