Per molte attività commerciali l’estate rappresenta il momento topico dell’intero anno, al punto tale che in passato erano ancora di più le realtà prettamente stagionali, che prendevano vita ai primi caldi e “andavano in letargo” in funzione delle condizioni climatiche, man mano che le giornate diventavano sempre più corte.
Per molti l’estate è il periodo in cui si corre, si lavora senza sosta, si lasciano da parte dubbi e pensieri e ci si concentra solo sul risultato quotidiano che si può ottenere! Quest’anno sarà ancora così…e anche di più, perché il doloroso stop primaverile ha ulteriormente incrementato il valore della stagione estiva, che ha ereditato l’onere della “ripartenza”, un termine adorato soprattutto dai cronisti sportivi, che si riferiscono a un’azione di contropiede nel calcio, al ritorno al successo di un atleta che ha attraversato un periodo di crisi (ricordate l’istrionico tennista Andre Agassi?) o ancora la ripresa di un Gran Premio di Formula 1 dopo i giri a bassa velocità dietro alla safety car.
In sintesi, la ripartenza è da considerarsi un momento positivo che, a prescindere dai motivi che hanno imposto lo stop, rappresenta la possibilità di tornare a coltivare le proprie opportunità, come spiega bene il saggista britannico Clive Staples Lewis, quando afferma che «non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio, ma puoi iniziare dove sei e cambiare il finale».
Un altro scrittore britannico, Jonathan Coe, le cui opere contengono spesso una preoccupazione per le questioni sociali, ci stimola all’azione e ci mette in guardia, ricordandoci questo pensiero: «Avremmo voluto, avremmo dovuto, avremmo potuto. Le parole più dolorose del linguaggio».
Dopo una primavera di attesa, riempita soprattutto da slogan, non è male lasciarsi coinvolgere dal significato quasi mistico del valore del termine “ripartenza” e, come fanno i cani quando escono da una pozza d’acqua, “scrollarci di dosso” tutte le “tossine”degli ultimi mesi; armati di un sorriso che abbiamo imparato ad apprezzare ancora di più nel poterlo leggere solo nell’espressione degli occhi, per via delle mascherine, torniamo a coltivare il nostro campo con la passione e la volontà che ci hanno portato fino a qui.