Il ramo VIP del Lago di Como
Il lago di Como, detto anche Lario, si contraddistingue per la sua tipica conformazione in tre sezioni, popolarmente definiti rami: il bacino di Como e quello di Lecco, pressoché simmetrici e, a nord, il più ampio bacino di Colico. Situato a una cinquantina di chilometri da Milano, presenta diverse singolarità: è il lago più profondo d’Italia, quello con maggiore estensione perimetrale e il terzo per superficie e volume. È una piccola perla che gode di fama mondiale, grazie anche al riconoscimento avuto dal quotidiano online “The Huffington Post” che, in virtù del suo microclima e per il suo ambiente costellato da ville e villaggi di prestigio, lo ha etichettato come il lago più bello del mondo.
Certo è che il Lago di Como è sicuramente uno dei luoghi più ricercati del pianeta da parte dei VIP, tanto che esiste un turismo di appassionati di questa particolare forma di “caccia” che riesce a competere con quella più famosa per eccellenza, nei dintorni di Hollywood, dove numerosi personaggi hanno di fatto la loro sede naturale di lavoro. Il Lago di Como è viceversa vissuto come un luogo di fuga, di ricarica, di intense evasioni romantiche e in particolare è il ramo occidentale a godere del massimo riconoscimento, con la piccola Bellagio, meno di 4.000 residenti, a fare da simbolo dell’internazionalità del luogo provocata proprio da questo amore degli stranieri per questo territorio.
BELLAGIO, UN PICCOLO GRANDE AMORE
A Bellagio, perla del Lario, ci si può arrivare in diversi modi: a bordo di un battello d’epoca, immergendosi nella suggestiva traversata anni Cinquanta, oppure via strada, percorrendo le strette curve chiuse fra rocce sporgenti e discese al lago. Il paese, delicatamente appoggiato su un promontorio che si protende verso le Alpi, le acque e il cielo, sembra quasi la prua di una nave diretta verso le regioni fredde.
Il meraviglioso contesto naturale in cui è immerso questo territorio, lo rendono un luogo ideale per l’escursionismo, il trekking , gli sport all’aria aperta e diversi tipi di sport d’acqua praticabili nel lago. Sono le ville nobiliari ad imperare lungo le rive del promontorio di Bellagio: le più celebri sono Villa Serbelloni, costruita nel XV secolo al posto di un vecchio castello raso al suolo nel 1375, oggi di proprietà della fondazione Rockefeller di New York e Villa Melzi d’Eril, il cui parco è impreziosito da reperti antichissimi, come un’urna etrusca del III secolo a.C. e due sculture egizie del XIII e XIV secolo a.C.
Sono tante le curiosità dei territori intorno a Bellagio, ne abbiamo selezionate alcune che vogliamo proporvi.
IL SASSO DEL PANE
Durante l’epidemia di peste, che si sviluppò in epoca Manzoniana nel 1630, la popolazione di Bellagio, grazie alla configurazione geografica a penisola del territorio, riuscì ad evitare il contagio.
A Bellagio veniva prodotto il pane per gli abitanti di Varenna, utilizzando grano sano, ma il momento critico per un possibile contagio era rappresentato dall’incontro per effettuare la vendita: fu così che venne l’idea di effettuare la transazione su di un grosso masso poco distante dalla riva. I venditori lasciavano il pane sul masso, mentre i compratori prendevano il pane e depositavano i soldi in un contenitore riempito d’aceto per disinfettarli.
Persa questa importante funzione, questo luogo quasi sacro tornò ad essere semplicemente un sasso e divenne in seguito un pericolo per la navigazione, per cui venne fatto esplodere.
LA PIETRA LENTINA
Il sasso di Lentina è un enorme masso erratico ghiandone proveniente dalla Val Masino, trasportato e abbandonato dai ghiacciai quaternari al loro ritiro; si trova lungo la strada che da Pian Rancio, scende a Bellagio all’altezza del primo tornante.
La sua particolarità è di essere il masso più voluminoso trovato in Lombardia, circa 1500 metri cubi di roccia, derivanti dai 30 metri di lunghezza, i 10 di larghezza e i 9 di altezza.
Sulla parte superiore del sasso di Lentina, la superficie è pianeggiante e si possono facilmente notare piccole cavità dovute ad erosione meteorica, anche se un antica tradizione ritiene invece che quelle cavità fossero il segno di palle infuocate lanciate sopra la roccia da diavoli giocherelloni.
Per molti anni la pietra Lentina fu anche il confine tra i terreni di Civenna e la comunità di Bellagio, infatti tra le diverse incisioni sulla sommità dalle pietra, possiamo ancora notare due linee disposte ad angolo che segnavano il confine, linee che risalgono all’anno 1763.
FROM BELLAGIO TO… LAS VEGAS
Il Bellagio Las Vegas Casino, aperto dal 15 ottobre 1998, è uno degli hotel più emblematici di Las Vegas. È stato costruito sul modello, nonché bellezza ed eleganza, dell’omonimo paesino lacustre italiano “Bellagio”, del quale ne riprende, oltre che il nome, anche il suggestivo stile delle case sul lago di Como. Tutte le sere ospita migliaia di turisti letteralmente “affascinati” dalla bellezza delle famose Fontane di Bellagio, rinomate per i fantastici giochi di luci, di acqua e musica, che si trovano proprio sul suo lago interno, di oltre 32.000 metri quadri, tra l’albergo e la Strip. Le Fontane del Hotel Bellagio sono conosciute in tutto il mondo, proprio al pari delle grandiose fontane che ci vengono in mente se si pensa ad esempio a molti angoli romantici come Parigi, Londra, Roma, Madrid: si tratta di affascinanti decorazioni che, quando furono costruite, apparirono come le più ambiziose mai concepite, sia in termini di dimensioni che in termini di complessità coreografica.
Sono infatti più di mille le fontane che danzano davanti all’hotel, in uno spazio di oltre 300 metri di lunghezza e di 140 metri di altezza, sullo sfondo di musica e luci colorate.
L’hotel è stato scelto come ambientazione di suggestive scene di molti film di Hollywood, anche se viene ricordato principalmente per il celebre film del 2001 Ocean’s Eleven, nel cui cast troneggiava tale George Clooney, molto vicino alla Bellagio originale.
NESSO: BELLA MAESTOSA E ORRIDA!
Praticamente a metà strada tra Como e Bellagio, si trova il comune di Nesso, poco più di 300 abitanti, il cui nome è legato all’acqua, in quanto sembra derivi dalla divinità celtica delle acque chiamata “Ness”.
L’orrido di Nesso è formato dalla confluenza di due torrenti: Tuf e Nosè, che precipitando tra le rocce formano una ripida cascata; il dislivello dall’inizio della cascata alle acque del Lario è di circa 200 metri, un percorso fra gole strette e profonde, modellate dallo scorrere incessante delle acque.
L’orrido di Nesso aveva attirato anche l’attenzione di Leonardo da Vinci, come testimonia la citazione, nel Codice Atlantico: «Nesso, terra dove cade uno fiume con grande empito, per una grandissima fessura di monte».
L’orrido, che divide l’abitato in due con una scrosciante cascata, crea uno spettacolo che si può ammirare dalla strada provinciale 583 Lariana oppure, scendendo fino al lago con la caratteristica gradinata di oltre 340 scalini affiancata dalle case, da un antico ponticello romanico che congiunge le due sponde del corso d’acqua.
A CACCIA DI VIP
Oltre ai tanti aspetti artistici e paesaggistici che caratterizzano il Lago di Como, un’attività curiosa che si può praticare è quella di spendere una giornata a caccia… di VIP!
Un’idea balzana? Assolutamente no, perché sulle rive di questo lago può realmente succedere di incontrare qualche personaggio famoso, a cominciare da George Clooney e la sua bella moglie Amal, magari a spasso con i gemellini e alcuni dei loro amici famosi, magari Cindy Crawford e famiglia, spesso in visita alla famiglia Clooney.
Villa Erba di Cernobbio è stata teatro di alcune scene di Ocean’s Twelve, forse è questo il motivo per cui negli anni vi si sono recati personaggi famosi come Michael Douglas con Catherine Zeta Jones, Brad Pitt con Angelina Jolie, Jennifer Aniston, Matt Damon, Julia Roberts e Drew Barrymore.
Anche il mondo della musica non è esente dal fascino di questi luoghi, come testimoniano le visite di Madonna, Jon Bon Jovi, Avril Lavigne e Matthew Bellamy, frontman dei Muse. Difficile restare immuni al fascino lariano, ne sanno qualcosa anche due icone dell’imprenditoria moderna, Richard Branson e Rupert Murdoch, entrambi assidui frequentatori di questi lidi.
Armatevi dunque di binocoli, selfie stick o, se siete tradizionalisti, penna e taccuino per gli autografi: potreste sempre incontrare un VIP.