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Dal MISE un aiuto al settore eventi

È molto difficile pensare ad una promozione della buona cucina e dei suoi ingredienti senza prevedere un momento di degustazione, perché le parole, le schede tecniche, le presentazioni video non possono in nessun modo emulare il caleidoscopio di emozioni che ogni essere umano prova nel momento in cui il proprio palato trasmette valori e sentimenti.

Gli strumenti digitali sono riusciti, negli ultimi 2 anni, a contenere parzialmente lo tsunami scatenato dalla pandemia, che ha reso difficile, in certi momenti addirittura impossibile, aggregare le persone sotto un’unica tematica comune: dal matrimonio alle manifestazioni fieristiche si percorrono tutti i corridoi di una filiera HoReCa che, senza eventi e momenti di aggregazione affini, è come un’aquila a cui non viene consentito di aprire le proprie ali per seguire la danza delle correnti aree.

A tutti i livelli, ciò che rientra nella tematica degli eventi, è sempre accomunato da uno spirito di condivisione e aggregazione che trasporta solo valori positivi ed è paradossale che un virus abbia trasformato questo mondo magico, uniformandolo ad uno dei termini più banditi negli ultimi tempi, quella sterile sigla di “assembramento” che il vocabolario definisce come “raggruppamento di persone con intenzioni ostili o sospette”.

Una buona notizia è arrivata a inizio gennaio, quando il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha firmato un decreto per distribuire 60 milioni di contributi a fondo perduto per le imprese del settore eventi – wedding, intrattenimento e HoReCa, i cui dettagli sono ben sintetizzati in questo approfondimento.

Dall’altro lato però, stiamo assistendo ad un momento di incertezza, che vede diverse manifestazioni fieristiche a livello locale o anche nazionale, subire rinvii a fronte di ritornata ansietà per gli eventi “in person” che aveva caratterizzato la rinascita vista nello scorso autunno.

Siamo felici di leggere che sono allo studio ulteriori azioni di aiuto alla filiera, ma crediamo di intrepretare il pensiero di tutti i protagonisti del mondo HoReCa dicendo che il nostro più grande auspicio è di poter tornare al più presto ad alimentare quel confronto di opinioni e di “palato” che contraddistingue ogni dinamica commerciale di qualità del mondo agro-alimentare e godere di quell’insostituibile gioia del contatto “de-visu”.

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