Le intelligenze artificiali stanno avendo un impatto che si estende a quasi tutti i settori dell’economia globale, accompagnato da una risonanza mediatica (forse) senza precedenti nella storia. Infatti l’IA sta ridefinendo un po’ ovunque le regole del gioco; non fa eccezione il settore dell’ospitalità.
Com’è normale che sia, a qualcuno questa cosa fa paura. E, come per ogni innovazione radicale, oltre ai vantaggi più noti, l’IA porta con sé anche sfide e potenziali svantaggi che meritano un’attenta considerazione. Proviamo quindi a vedere insieme come l’IA può trasformare il mondo Horeca.
Come l’IA può trasformare il mondo Horeca: i vantaggi
La rivoluzione è in corso: qualche attività all’interno del mondo Horeca si è già attrezzata e alcuni esperimenti con le IA stanno dando i primi risultati positivi. Le possibilità sembrano infinite, ma la via tracciata da questi risultati è molto chiara e possiamo già osservare una serie di vantaggi:
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Efficienza operativa
Con l’IA è possibile automatizzare attività come l’elaborazione degli ordini, la gestione delle prenotazioni, la contabilità e la gestione degli inventari. Questa automazione riduce i costi, migliora la precisione e libera tempo prezioso del personale, che può essere dedicato ai clienti o ad altri lavori utili.
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Miglioramento dell’esperienza del cliente
Gli assistenti virtuali e le chatbot, per esempio, sono già impiegati in alcune attività per rispondere automaticamente alle domande dei clienti riguardo al menu, agli orari di apertura e alle prenotazioni, semplificando il lavoro dei ristoratori e migliorando l’esperienza dei clienti. Inoltre, l’IA può utilizzare i dati raccolti da queste interazioni per offrire raccomandazioni personalizzate.
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Gestione dell’attività e monitoraggio
Grazie alla raccolta e all’analisi dei dati, l’IA può identificare le tendenze di consumo, aiutando a gestire in modo più efficace gli approvvigionamenti. E, nel caso di attività con un grande bacino di utenti, può monitorare recensioni e commenti sui social per rilevare eventuali critiche utili ai ristoratori.
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Sicurezza e sostenibilità
L’IA può rilevare potenziali rischi e anomalie nella preparazione dei cibi e adottare pratiche di riduzione dello spreco alimentare, migliorando la gestione dei rifiuti e incentivando un utilizzo più sostenibile delle materie prime.
I possibili svantaggi dell’IA nel mondo Horeca
Come in tutte le grandi rivoluzioni tecnologiche, i vantaggi corrono in parallelo con alcune sfide e criticità. Non fa eccezione il mondo Horeca, dove l’implementazione sempre più massiccia delle intelligenze artificiali può portare a una serie di svantaggi significativi che possiamo riassumere in 3 punti:
- Riduzione dei posti di lavoro
- Costi di implementazione
- Esperienza sterile e impersonale
L’implementazione delle IA, infatti, può portare a una notevole riduzione dei posti di lavoro, specialmente nei fast-food e nei ristoranti ad alta frequentazione, dove le attività possono essere facilmente automatizzate. Inoltre, l’implementazione delle intelligenze artificiali richiede un notevole investimento iniziale, sia in termini di tecnologia che di formazione del personale, che rappresenta un ostacolo concreto per le piccole e medie imprese.
Infine possiamo dire che, nonostante l’IA sia in grado di migliorare la gestione delle attività e l’esperienza del cliente, può anche significare (dove portata all’eccesso) a un’esperienza sterile e impersonale, in cui l’interazione umana è ridotta all’osso e, in alcuni casi, completamente eliminata. Non è forse già così in alcune catene di fast-food?
La comunicazione tra cliente e ristoratore, infatti, è un elemento fondamentale del settore Horeca e, per quanto avanzata possa essere l’IA, non può replicare l’empatia offerta da un vero essere umano.
Gli chef verranno sostituiti dalle intelligenze artificiali?
Eccoci quindi arrivati alla domanda delle domande, quella che racchiude un po’ tutte le nostre paure e rappresenta l’intero discorso: gli chef verranno sostituiti dalle IA?
Nonostante l’IA possa fare grandi cose, l’idea di un settore dell’ospitalità in cui gli chef siano sostituiti da intelligenze artificiali rimane parecchio distante.
Ma questo non significa che non succederanno cose incredibili: l’ipotesi di mangiare alimenti stampati in 3D non è remota e verrà impiegata probabilmente più nell’industria che nella ristorazione, ma crediamo si possa dire in totale serenità che un vero chef in carne e ossa non potrà mai davvero diventare obsoleto.
Prova a immaginare un mondo in cui la cucina sia composta prevalentemente da intelligenze artificiali. Un mondo dove la maggior parte dei piatti sono preparati da chef virtuali estremamente avanzati. Ora, poniamo il caso che questi piatti siano anche buoni, ben presentati e preparati in maniera incredibilmente precisa.
Ecco, anche in un mondo del genere, quelle distintive abilità del cuoco e quella sua vena artistica , quel tocco magico che sa di imprevedibilità e che può stupire, saranno sempre richieste e apprezzate. Non sei d’accordo?