Nei molti viaggi che abbiamo intrapreso lungo gli eccezionali itinerari che l’Italia può offrire, abbiamo costantemente alternato scenari di provincia ad affondi nelle grandi città, per proporvi momenti di svago che offrissero stimoli diversificati.
Questa volta ci soffermiamo in un lembo di terra relativamente raccolto, intriso di storia e mitologia, una sosta che risulterà sicuramente gradita a tutti coloro che si lasceranno catturare dalle attrazioni di cui vi parleremo.
La Riviera di Ulisse si trova nel lembo meridionale della Regione Lazio e comprende un tratto costiero lungo circa 100 km della provincia di Latina. Si chiama così perché la leggenda narra che sulle sue splendide spiagge non poté fare a meno di fermarsi neppure il più instancabile dei viaggiatori, Ulisse. Legata inequivocabilmente al destino di Troia, con Ulisse prima ed Enea dopo, la Riviera si presenta oggi come custode indiscussa del patrimonio culturale e artistico dell’insieme di quelle che per secoli furono le colonne portanti del mondo antico.
A Baia, il re di Itaca avrebbe seppellito il compagno Baios, morto durante il viaggio, e a Sperlonga, al cospetto del monte Circeo, individuato come l’isola di Circe, l’eroe omerico si sarebbe trattenuto a lungo con la maga; infine a Caieta, l’odierna Gaeta, Virgilio fa morire la nutrice di Enea, sepolta dall’eroe troiano in quel sito durante il suo viaggio verso le coste laziali. In questo lembo di terra il mito troiano passa il testimone, poi, ad episodi suggestivi della storia religiosa. È qui che, alla morte di Cristo, la leggenda narra che la montagna si spacca in due mantenendo i lati perfettamente combacianti, diventando morbida sotto la mano del turco miscredente.

Questa Riviera è qualcosa di magico, questo tratto di litorale laziale, sede anche dell’omonimo Parco Naturale, è un affascinante alternarsi di tratti di costa bassa e piatta che racchiude l’immortale seduzione di una natura intatta e generosa che regala panorami mozzafiato ed emozioni intense. Tutt’intorno alla costa, la dolce armonia di un paesaggio collinare fitto di piccoli borghi caratteristici e la tentazione di tradizioni enogastronomiche conosciute e apprezzate in tutto il mondo.

IL BORGO DI SPERLONGA

Nonostante una popolazione appena al di sopra delle 3 mila unità, Sperlonga è una località conosciuta non solo a livello nazionale e non per nulla è inserita nell’esclusiva lista dei circa 300 borghi più esclusivi del territorio italiano, da alcuni indicato come uno dei più suggestivi.
Il centro storico di questa località è caratterizzato dalle torri, costruite nel medioevo per difendersi dai Saraceni, diventate oggi una delle mete turistiche più visitate: quell’aspetto arroccato e tortuoso che caratterizza la località ci porta alla Torre Centrale e alla Torre del Nibbio, che sono oggi incorporate tra le case del paese, mentre la Torre Truglia, più volte restaurata, si protende verso il mare ed è da tutti considerata il simbolo di Sperlonga per eccellenza.

Torre Truglia GOBBLER – CC BY GOBBLER – CC BY-SA-SA 3.0

Eretta nel 1532 sui resti di una precedente torre d’avvistamento di età romana sulla punta del promontorio di Sperlonga, venne completamente distrutta dai pirati del corsaro Barbarossa, per essere di nuovo edificata nel 1611, ma ancora abbattuta, questa volta dai turchi, fino al definitivo rinnovamento del 1623. Già sede della Guardia di Finanza, è stata anche sede del Centro educazione dell’ambiente marino del Parco naturale regionale Riviera d’Ulisse.
Prima di abbandonare il borgo di Sperlonga, meritano però una visita anche le piccole e pittoresche chiese, situate per lo più nel cuore antico della città.

LA SPIAGGIA DELL’ANGOLO

C’è chi dice che la bellezza delle spiagge di questi luoghi sia una delle ragioni che hanno spinto Ulisse alla sua permanenza; certo è che una delle più incantevoli spiagge della provincia di Latina è proprio la spiaggia dell’Angolo di Sperlonga, nei pressi dell’antica Villa di Tiberio.
Si tratta di una bellissima spiaggia di sabbia dorata e qualche roccia, il fatto che non siano presenti stabilimenti e attività commerciali ne rende l’aspetto unico e selvaggio, di fronte a un mare che presenta fondali digradanti, sabbiosi e ricchi di flora e fauna marina, luogo assolutamente ideale per fare il bagno, oltre ad essere un’ambita meta per i subacquei e per chi ama godere di paesaggi naturalistici.
Il mare azzurro, cristallino e trasparente, sembra disegnato apposta per regalare a tutti gli appassionati fotografie di grande emozione artistica e, per i più dotati artisticamente, un ottimo spunti per imbrattare poeticamente una tela.
Raggiungere la spiaggia dell’Angolo è molto semplice dal centro di Sperlonga, basta infatti scendere la lunga scalinata che dal Comune va verso il porto, attraversare i vari stabilimenti che precedono la Grotta di Tiberio e poi godersi il meraviglioso spettacolo della natura.

Sperlonga – La Grotta di Tiberio – SAILKO – CC BYSAILKO – CC BY-SA-SA 3.0 3.0

FORMIA E LE SUE LEGGENDE

La storia leggendaria di Formia, una delle località balneari più importanti del Lazio, affonda in un passato antico. Fu fondata dal popolo dei Laconi e durante il dominio romano venne chiamata “Formiae”. Questo nome deriva dal termine “Hormia”, in virtù del suo “eccellente approdo”. Oltre ad essere una meta molto apprezzata durante il periodo estivo, grazie alle sue spiagge e alle sue strutture turistiche, merita indubbiamente di essere visitata. Di particolare interesse è il centro storico, dove non è raro trovare monumenti di una certa importanza storica e architettonica, che nonostante i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale e l’impietoso trascorrere dei secoli, restano ad oggi visitabili e di tutto rispetto. Sulla scia di questo importante passato, almeno due volte l’anno ci sono eventi dedicati alla “Formia Medievale“, durante i quali si organizzano tour gratuiti guidati in musei e siti archeologici interessanti e pieni di sorprese per gli appassionati o semplicemente curiosi di ogni età.

Tomba di Cicerone – CAROLE RADDATO – CC BY-SA 2.0

La Tomba di Cicerone, celebre oratore romano, è uno dei monumenti più significativi della città di Formia e si trova lungo. la Via Appia in direzione Roma al Km. 139. Infatti, secondo le cronache, Cicerone, dopo aver tentato la fuga via mare per sfuggire alla prevedibile vendetta di Marco Antonio, venne assassinato, anche se non è chiaro se il fatto avvenne sulla lettiga che lo trasportava verso Roma o nella sua villa.
La Tomba di Cicerone, alta complessivamente poco più di 24 metri, è composta da una base quadrata che misura 18 metri di lato, sormontata da una torre cilindrica costruita ad anelli di pietra e verosimilmente ricoperta di lastre di marmo. La funzione di questa torre, con tutta probabilità, era semplicemente quella di aumentare l’imponenza e la visibilità del monumento.

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