Intorno all’anno 2020, il consumo di pesce pro-capite nel mondo ha raggiunto i 20 chilogrammi, circa il doppio di quanto avveniva fino a 30 anni fa e che vede all’interno della UE un consumo pro-capite ancora più elevato, superiore ai 23 chili, che in Italia va oltre i 30 chilogrammi a persona, ponendoci al sesto posto dopo Portogallo, Spagna, Danimarca, Francia e Lussemburgo tra i maggiori consumatori di pesce.
Va detto che in Italia il consumo di pesce rappresenta un giro d’affari di oltre 12 miliardi euro e, in generale, ciò che finisce sulle tavole dei consumatori o nei menu dei locali di ristorazione all’interno della UE proviene per tre quarti dalla pesca e per il resto dall’acquacoltura con tonno, salmone e merluzzo ai vertici della classifica delle specie ittiche più commercializzate.
L’acqua è uno degli elementi determinanti dell’equilibrio vitale del nostro pianeta, dal momento che il 65% degli organismi viventi sono composti d’acqua, mentre mari, oceani, fiumi e laghi occupano il 70% della superficie terrestre, con il 97% dell’acqua del pianeta che si trova sotto forma di acqua salata, inoltre sono oltre 250 milioni le persone che vivono in stretta dipendenza dagli ecosistemi marini.
Un fenomeno che ha logicamente un grande impatto ambientale, motivo per cui sono nate in tutto il mondo iniziative di tutela di flora e fauna delle acque del pianeta, utilizzando anche il contributo della tecnologia e dei suoi tanti strumenti innovativi, dai sensori in grado di quantificare i dati ambientali all’impiego dell’intelligenza artificiale, per poter condividere i dati a livello mondiale.
L’attività più importante è costituita dall’utilizzo di tecniche di pesca sostenibili, finalizzate a lasciare nei mari abbastanza pesci, rispettare gli habitat e assicurarsi che le persone che dipendono dall’economia della pesca possano mantenere i loro mezzi di sussistenza.
I piatti di pesce hanno un ruolo importante in diverse formule di ristorazione e sono stabilmente presenti lungo tutto il corso dell’anno, tuttavia nel vissuto popolare vengono abbinate principalmente al periodo estivo, dal momento che una gran parte dei consumatori in Italia, vede il mare come meta del proprio periodo di rigenerazione.
Vogliamo quindi celebrare il mondo ittico proponendo una ricetta che permetta a tutti coloro che la degusteranno di assaporare i profumi e colori dell’estate.