Nel vissuto popolare, l’immagine del gelato viene associata con la bella stagione. Anche se è ormai normale vedere un consumo significativo di coni e coppette anche nel pieno del periodo invernale, ad esempio nei corridoi dei grandi centri commerciali, è certo che il gelato viene prevalentemente associato al sole e alle vacanze.
Un grande vantaggio per tutti coloro che fanno business in questo settore, perché il gelato viene sempre abbinato a valori positivi, addirittura utilizzato come incentivo con i bambini per il superamento di prove per loro difficili, quali ad esempio un esame medico, con le mamme che, nella sala di attesa di un centro clinico prima di un prelievo del sangue, pronunciano le fatidiche parole “fai il bravo e poi ti compro un bel cono 3 gusti”.
Normale quindi che si intensifichi l’attenzione sulle tendenze del mercato ai primi segni della bella stagione, quando si comincia a vivere qualche simulazione d’estate, magari alternata con giornata ancora fredde e piovose.
Un gioco che riguarda grandi e piccini, ma che dal punto di vista professionale, vede in scena i maggiori esperti, chiamati a raccolta da chi ha la titolarità di parlare da un pulpito qualificato del mondo del gelato.
Stiamo parlando dell’Osservatorio del Sigep, il salone internazionale dei dolci artigianali, che ogni anno va in scena a Rimini sotto la regia dell’Italian Exhibition Group e che nel 2025 si terrà dal 18 al 22 gennaio, un business che nel 2023 ha significato più di 2,2 miliardi di gelati venduti nei cinque maggiori Paesi europei – Italia, Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna – con una crescita di quasi il 5% rispetto all’anno precedente.
Si scopre così che il 2024 sarà l’estate del gelato al gusto lampone e rosmarino, ma anche quella del ritorno al gusto tiramisù e che le aspettative di consumo sono tendenzialmente positive, soprattutto nelle aree più turistiche.
Siete curiosi? Trovate qui il comunicato integrale dell’Osservatorio Sigep.