Don’t Stop Me Now!
Nel 2007 il matematico e accademico libanese naturalizzato statunitense Nassim Nicholas Taleb, esperto di matematica finanziaria e teoria della probabilità, ha pubblicato un libro intitolato “Il cigno nero” e da quel momento questa espressione viene usata per descrivere eventi storici tanto improbabili quanto rilevanti.
L’origine di questa espressione è tuttavia più remota e nasce da una metafora per indicare una circostanza rara, utilizzata dal poeta latino Giovenale del I-II secolo d.C.: prove dell’esistenza di cigni di colore nero comparirono infatti solo 1.500 anni dopo in Australia.
Per assumere i connotati di “cigno nero”, un evento deve combinare tre diversi aspetti, vale a dire imprevedibilità, estrema rilevanza e plausibilità.
Il malefico tsunami sanitario che ha travolto il mondo intero nel corso del 2020 contempla, senza alcun dubbio, tutti questi requisiti, trascinando con caparbietà gli effetti malefici della pandemia anche nel nuovo anno, con effetti negativi su tutta la struttura del welfare a livello internazionale.
Di fronte a un problema di questa portata, che mette in discussione ogni certezza di medici, virologi, politici ed economisti, ognuno di noi è chiamato a reagire, massimizzando la propria capacità di far fronte in maniera positiva a questo evento traumatico, riorganizzando al meglio la propria vita dinanzi alle difficoltà, ricercando in tutti i modi le opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.
Questa capacità ha un nome: resilienza! Il leggendario allenatore di football americano Vince Lombardi amava ripetere che “Non è importante quante volte cadi, ma quante volte cadi e ti rialzi”; seguendo questo spirito, la persona resiliente è quella che, nel momento in cui si trova in una circostanza avversa, si concentra su come far fronte in modo efficace alla difficoltà e trova l’impulso per dare nuovo slancio alla propria attività.
Nessuno possiede una reale previsione di cosa porterà questo nuovo anno, ma ognuno di noi può e deve dare il massimo perché, tutti quanti insieme, si possa trovare la strada per uscire dalle nebbie che ci stanno tenendo imprigionati.