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La pasta a stelle e strisce

Quando pensiamo alla cucina degli Stati Uniti d’America, pensiamo quasi subito alle proposte di street e fast food, con hot dog, hamburger e patatine fritte a farla da padroni, per non parlare della classica immagine veicolata da film e serie TV, con i soliti poliziotti a rimpinguarsi di ciambelle accompagnate da enormi bicchieri ricolmi di “dark coffee”.

Quando di scena è invece una ricorrenza, viene facile l’associazione con il classico enorme tacchino ripieno che, se pur istituzionalmente collegato al Giorno del Ringraziamento, viene di fatto utilizzato da molti come piatto universale del giorno di festa, a prescindere da quale evento riporti il calendario quel giorno.

Può stupire quindi scoprire che negli USA sia nata una tradizione di pasta, anche se le interpretazioni d’oltre oceano non rispettino, nella maggior parte dei casi, i canoni della tradizione culinaria italiana, come dimostrano i casi che andiamo a scoprire insieme.

Cominciamo con la Smoky Tomato Carbonara, citata tra i consigli di inizio 2021 dalla sezione di cucina del New York Times, in una versione in cui la classica carbonara viene fatta, anziché con uova, guanciale, pecorino romano e pepe nero, con uova, parmigiano, bacon, pomodori ciliegini e concentrato di pomodoro. La presenza del bacon, che si trova più facilmente e dà una nota di affumicato, è figlia della consuetudine di avere questo alimento al centro delle sontuose colazioni accompagnate da uova, patate, fagioli e pancake coperti di succo d’acero.

Se mangiate in un ristorante con i vostri figli, troverete sempre all’interno del menu bambini, la presenza del celeberrimo Mac&Cheese, vale a dire Macaroni and chees, una casseruola di pasta corta condita con formaggio filante, solitamente cheddar, unito a una specie di besciamella. Si narra che il piatto fu portato negli Stati Uniti da Thomas Jefferson, che lo aveva scoperto in uno dei suoi viaggi a Parigi e che nel 1802, quand’era presidente degli Stati Uniti, servì a una cena di stato una “torta chiamata maccheroni».

La serie tv “I Soprano”, trasmessa negli Stati Uniti dal 1999 al 2007 e con protagonista Tony Soprano, un boss della mafia italoamericana del New Jersey originario di Avellino, ha mostrato uno spaccato curioso di vita italiana, con diverse scene girate a tavola, dove i protagonisti parlavano di spaghetti, lasagne, cannoli e mozzarelle. Il piatto iconico per eccellenza però sono divenuti gli “Ziti al forno”, preparati da Carmela, la moglie di Tony, in una ricetta che prevede polpette, parmigiano, ricotta, mozzarella e salsa di pomodoro.

Chiudiamo con la pasta italiana più famosa d’America e forse del Mondo, ma che in Italia non è mai esistita: stiamo parlando delle Fettuccine Alfredo, un piatto inventato da Alfredo di Lelio, che lavorava nel ristorante della madre Angelina in piazza Rosa a Roma e che successivamente venne assaggiato da attori americani che se ne innamorarono e lo imposero nei ristoranti di Hollywood. Negli Usa il piatto venne però rivisto con una nuova e diversa identità: il burro e il parmigiano vennero sostituti dalla panna e nella ricetta entrarono numerosi nuovi ingredienti, come broccoli, gamberetti e petto di pollo. Divenute simbolo di italianità, le nuove Fettuccine Alfredo entrarono ben presto nei menu internazionali di tutto il pianeta, come emblema della cucina italiana; solo venendo di persona in Italia, molti turisti stranieri vengono a conoscenza di questa verità e scoprono le vere ricette di pasta italiana, ma nessuno rimane mai deluso dalla sorpresa.

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